AUTORITA’ DI BACINO: GIANNINI RISPONDE A INTERROGAZIONE LARICCHIA

L’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Giannini, ha inviato una risposta scritta all’interrogazione presentata dalla consigliera Antonella Laricchia, presidente del gruppo M5S sulla questione dell’Autorità di Bacino. Ecco il testo:
“L’Autorità di Bacino della Puglia, fra le più estese Autorità a livello nazionale, è stata istituita con L.R. n. 19/2002, in attuazione della L. n. 183/1989, come Ente operante su un territorio di competenza molto vasto ricompreso tra Puglia, Campania e Basilicata.

Non è pertanto configurabile come Agenzia Regionale, in ragione di un precipuo profilo istituzionale applicato in tutto il contesto nazionale.

Pur dipendendo finanziariamente da tre Regioni, è Ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che dispone di propria autonomia organizzativa, amministrativa, tecnica, giuridica e contabile.

La stessa Autorità non è inoltre sottoposta al Patto di Stabilità Interno, in quanto non rientra nell’elenco ISTAT delle Pubbliche Amministrazioni inserite nel conto economico consolidato dello Stato. Il Comitato Istituzionale, in quanto Organo decisionale costituito dai Presidenti e da vari Assessori delle tre predette Regioni, oltre che dal Sindaco Metropolitano di Bari e dai Presidenti di tutte le Province di pertinenza, fissa gli indirizzi generali e gli obiettivi di sviluppo dell’Ente, esercitando il controllo complessivo sull’andamento di tutte le attività scientifiche ed amministrative.

In questa sede sono pianificate le politiche organizzative dell’Autorità in coordinamento con le istituzioni regionali. Di recente sono stati rinnovati, attraverso procedure ad evidenza pubblica, sia il Collegio dei Revisori dei Conti, oggi presieduto dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bari, sia l’Organismo Indipendente di Valutazione (D.Lgs. n.150/2009), mediante approvazione preliminare dell’A.N.A.C.

La Segreteria Tecnica Operativa, guidata dal Segretario Generale e coordinata con l’Area Amministrativa, interviene sul piano operativo-gestionale provvedendo alla pianificazione e alla programmazione di gestione del territorio attraverso la predisposizione di studi finalizzati alla prevenzione e alla mitigazione dei vari rischi ambientali.

Le spese di funzionamento dell’AdB Puglia sono finanziate dalle Regioni Puglia, Campania e Basilicata secondo un criterio di ripartizione proporzionale alla copertura territoriale.

In riferimento al periodo 2005-2015, le risorse assegnate, pari ad una dotazione media annua di circa 2.300.000 euro, sono state adoperate per coprire le spese di funzionamento dell’Ente che, in media, risultano pesare sul bilancio con un’incidenza dell’81% circa rispetto al totale disponibile.

Grazie ad una gestione finanziaria responsabile e sostenibile, l’AdB Puglia è riuscita a mantenere un solido equilibrio dei conti; a livello tendenziale, infatti, si evince la persistenza di un avanzo di amministrazione che, nei vari anni, ha permesso di chiudere sempre in positivo i rendiconti consuntivi.

La richiesta di finanziamento inoltrata alla fine del 2015 presenta un fabbisogno economico in linea con il trend storico finora registrato. Le cifre indicate, dunque, sono inesatte e necessitano comunque di essere rapportate al bilancio consuntivo 2015 non ancora approvato dal Comitato Istituzionale.

Per quanto riguarda le due consulenze oggetto di interrogazione, si precisa che esse sono state attivate precedentemente alla conversione del D.L. n. 90/2014 allorché emergeva la necessità di ricorrere a professionisti esterni per l’esecuzione di attività complesse di natura giuridico-contabile.

Al termine del 2014 i ruoli ad elevata responsabilità e specializzazione ricoperti dai consulenti all’interno dell’Area Amministrativa rimanevano ancora vacanti. Pertanto, in concomitanza con la fase di chiusura dei progetti POR Fesr 2007-2013, i contratti di consulenza sono stati prorogati al solo fine di garantire una necessaria continuità gestionale nel periodo di transizione conseguente alla cessazione dell’incarico del Segretario Generale e fino alla scadenza delle convenzioni POR Fesr 2007-2013.

Tale provvedimento veniva dunque assunto per esclusive ed impellenti ragioni organizzative in un momento in cui, tra l’altro, emergevano ancora dubbi interpretativi circa la stessa applicabilità delle nuove disposizioni recate nel D.L. n. 90/2014. In fase successiva, su proposta del Comitato Istituzionale, il Prof. Ing. Antonio Rosario Di Santo – giunto al termine del suo secondo mandato da Segretario Generale e già collocato in quiescenza a conclusione della carriera di Professore Ordinario in Costruzioni Idrauliche del Politecnico di Bari – ha accettato di proseguire il suo incarico a titolo completamente gratuito, in conformità alla L. n. 114/2014. Alla luce di queste ultime decisioni, i precedenti contratti di consulenza hanno cessato ogni loro effetto economico e giuridico, dato che, nel frattanto, veniva a modificarsi il quadro organizzativo inizialmente previsto per la fase di passaggio al nuovo assetto dirigenziale e per la fase di conclusione dei progetti POR Fesr 2007-2013. Pertanto, nei limiti della già citata L. n. 114/2014, con determina n. 489/2015 è stata disposta la prosecuzione delle medesime consulenze per il solo tempo necessario al completamento delle operazioni di rendicontazione connesse ai progetti convenzionati.

Per quanto riguarda la questione delle stabilizzazioni, si premette che nel 2010 il Comitato Istituzionale ha approvato la nuova pianta organica dell’AdB Puglia stabilendo che per il soddisfacimento di tutte le esigenze amministrative e tecniche sono necessari complessivamente 73 dipendenti con diverso inquadramento. Attualmente lavorano a tempo indeterminato circa 40 dipendenti con un’anzianità media dell’ordine di circa dieci anni. Al fine di fronteggiare una strutturale carenza di personale, nel 2012 sono state avviate procedure di reclutamento ad evidenza pubblica che hanno portato all’assunzione di 34 dipendenti con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato.

Gli oneri economici derivanti da tali assunzioni sono stati assolti con il ricorso a finanziamenti vincolati rinvenienti dal POR Fesr 2007-2013. Alla luce del Piano di Programmazione del fabbisogno del personale 2015-2017 discusso dal Comitato Istituzionale e condiviso dalle OO.SS., sono stati attivati dei percorsi di stabilizzazione finalizzati a mantenere in servizio personale già selezionato e a valorizzare le esperienze professionali maturate nella struttura, consolidando così l’assetto organizzativo definitosi nel tempo. Le assunzioni a tempo indeterminato, in linea con la delibera della Giunta Regionale n. 582/2015 e con la Legge di Stabilità 2016, sono state effettuate soltanto per i dipendenti in possesso di un’anzianità di servizio pari o superiore a 36 mesi.
Per una parte piuttosto consistente del suo organico, l’AdB Puglia continua invece ad avvalersi ancora di personale a tempo determinato. Le recenti decisioni della Giunta Regionale (delibera n. 2249/2015), che ha individuato l’AdB Puglia come Ente attuatore di nuovi progetti inseriti nell’Asse V – POR Puglia 2014-2020, hanno portato a preservare la continuità lavorativa del personale a tempo determinato già operante nell’Ente.

È evidente che la possibilità di stabilizzazione dei dipendenti precari dell’AdB Puglia, per quanto pienamente compatibile con la persistente carenza di organico, si inserisce in una prospettiva eventuale, che potrà trovare applicazione solo se verranno soddisfatte tutte le condizioni previste dalla normativa nel tempo vigente e reperite le opportune disponibilità di bilancio.

In conclusione, alla luce di quanto sin qui detto, facendo riferimento ai quesiti contenuti nell’interrogazione, si evidenzia quanto segue:
1) se e come vengono effettuati i controlli su tale Ente, essendo dipendente finanziariamente dalla Regione Puglia.

Il Comitato Istituzionale detiene poteri decisionali e di programmazione su tutte le attività dell’AdB Puglia, al cui interno operano, inoltre, in assoluta autonomia il Collegio dei Revisori dei Conti e l’Organismo Indipendente di Valutazione. Ad oggi non risulta acquisito agli atti nessun documento relativo ad eventuali irregolarità amministrative, né pareri contrari inerenti alla gestione finanziaria. La Regione Puglia, sulla base delle stime presentate a fine anno, stabilisce la quota di risorse da destinare all’AdB Puglia in sede di redazione del bilancio di previsione.

2) se l’Autorità di Bacino, pur essendo alla stregua delle altre Agenzie Regionali, solo perché non è menzionata, come lo sono le altre Agenzie, nell’ambito dei numerosi Atti di indirizzo (es. Deliberazioni n. 810/2014 e n. 1036/2015) è esente dai vincoli recanti direttive per contenere e ridurre i costi del personale e razionalizzare la spesa.

L’AdB Puglia non è un’Agenzia Regionale, bensì un’Autorità autonoma che esercita la sua competenza anche nei territori della Campania e della Basilicata. Essa gode di piena autonomia gestionale e non è sottoposta al Patto di Stabilità. La mancata considerazione dell’AdB Puglia negli atti di indirizzo citati dipende da una natura e una funzione istituzionali che sono diverse rispetto a quelle delle Agenzie Regionali.

3) se intenda prendere provvedimenti riguardo i lauti compensi che continuano ad essere erogati illegittimamente come consulenza a pensionati pubblici.

Contestualmente alla conferma del Prof. Ing. Di Santo nel ruolo di Segretario Generale, i contratti di consulenza sono decaduti. Allo stato attuale, i consulenti esterni che continuano ad operare in AdB Puglia, nel rispetto della L. n. 114/2014, non percepiscono alcun emolumento.

Vorrei infine far notare, a riprova dell’efficienza di un’Amministrazione aperta al servizio dei cittadini, che, attraverso una serie di regolamenti e atti programmatici già tutti approvati e vigenti (Regolamento per la Trasparenza, Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, Regolamento O.I.V., Manuale di gestione del Protocollo Informatico), l’AdB Puglia dispone di un sistema di controllo avanzato che, nell’ambito di una poderosa operazione di digitalizzazione, garantisce l’accessibilità, la tracciabilità e la piena trasparenza di tutti i dati, coinvolgendo direttamente i cittadini e l’utenza.

Senza questo sistema di garanzia l’interrogazione formulata non avrebbe potuto essere proposta”.