CONSORZIO ARNEO INVIA RICHIESTE PAGAMENTO. BOZZETTI (M5S): “POTENZIALMENTE ILLEGITTIME. INVIATE QUESTO MODULO”

 

Da qualche giorno le province di Brindisi e Lecce sono state invase da una “ondata” di cartelle di pagamento emesse dal consorzio di bonifica Arneo. Si tratta di un tributo che grava su famiglie e soprattutto sugli agricoltori, già vittime di una crisi economica e di competitività dovuta al mercato e da avversità come l’ormai famosa Xylella Fastidiosa. In difesa dei cittadini raggiunti dalle richieste di pagamento si schiera il Movimento 5 Stelle che invita coloro che ne sono stati raggiunti, a compilare ed inviare in autotutela un documento precompilato disponibile sul sito www.gianlucabozzetti.it per mezzo del quale si richiede conto al consorzio dei lavori effettuati sul territorio e del diretto beneficio che ne è scaturito: “Secondo la legge infatti il contributo richiesto al cittadino “è calcolato secondo il piano di classifica per il riparto – dichiara il consigliere regionale M5S Gianluca Bozzetti – Quindi sia le spese di funzionamento del consorzio che quelle relative al costo delle opere realizzate e agli oneri economici per la loro manutenzione di esercizio possono costituire oggetto di imposizione contributiva “solo quando per effetto di esse sia derivato al fondo in questione un vantaggio specifico”. In assenza di lavori o di diretti benefici per i cittadini, tali richieste di pagamento sono da considerarsi assolutamente illegittime, ipotesi ancor più probabile se si tiene conto dei recenti interventi legislativi in merito.”

 

I pentastellati ricordano infatti che quando si è raggiunti da un avviso di pagamento o da un verbale, è sempre possibile chiedere allo stesso ente che ha emesso l’avviso l’annullamento dell’atto stesso senza dover ricorrere al giudice e, quindi, senza pagare un avvocato e anticipare le spese per la causa. L’ente che ha emesso l’atto può poi, in autotutela se ritiene giuste le ragioni del richiedente, procedere con l’annullamento; è infatti interesse della stessa Pubblica Amministrazione evitare una causa perdente quando si è in presenza di un atto palesemente illegittimo o viziato.

 

“Con l’aiuto dell’Avv. Anna Macina, attivista del MeetUp di Erchie – conclude Bozzetti – è stato preparato un documento in cui si chiede conto al consorzio dei lavori effettuati sul territorio e del diretto beneficio che né è scaturito. Invitiamo pertanto tutti i cittadini che hanno ricevuto la cartella di pagamento a scaricare, compilare ed inviare a mezzo di raccomandata a/r il documento disponibile all’indirizzo www.gianlucabozzetti.it, in forma di autotutela. Oppure rivolgersi al proprio MeetUp cittadino, dove gli attivisti locali potranno fornire il documento e aiutare nella sua compilazione chiunque ne faccia richiesta. Non escludiamo di replicare questa procedura che oggi riguarda le province di Brindisi e Lecce ovunque si dovessero verificare casi simili.”