Il nuovo organismo è composto in particolare dall’Ufficio di presidenza e dall’assemblea. Del primo fanno parte (oltre al presidente e ai due vice presidenti di cui uno vicario), 3 componenti in rappresentanza degli Ordini dei Farmacisti, Veterinari e Psicologi, 4 componenti per le aree infermieristica e ostetrica, riabilitativa, tecnico-sanitaria e della prevenzione; i presidi delle facoltà di Medicina delle Università pugliesi e 2 componenti in rappresentanza delle associazioni di volontariato.
L’assemblea, oltre che dall’Ufficio di Presidenza, è composta dai Presidenti degli Ordini dei Medici; da 9 medici, di cui 5 operanti nella medicina territoriale (1 di medicina generale, 1 di pediatria di libera scelta, 1 della medicina preventiva, 1 di organizzazione sanitaria distrettuale ed 1 di medicina specialistica ambulatoriale) e 4 di medicina ospedaliera (3 di strutture pubbliche e 1 di strutture private); da due psicologi; due farmacisti di cui uno dipendente del SSR; due odontoiatri; due medici veterinari di cui uno dipendente della sanità pubblica veterinaria; otto operatori sanitari di professioni non presenti nell’Ufficio di Presidenza: biologi, chimici, ostetriche, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio bio-medico, tecnici della prevenzione, fisioterapisti, dietisti; tre componenti designati dai Tribunali dei diritti del malato; due dalle Associazioni malattie rare (CoReMaR e AMaRe Puglia); due dalle Associazioni donatori di organi operanti sul territorio regionale; da un rappresentante del Coordinamento Regionale Ente Ausiliario (CREA) e uno dell’Agenzia Pugliese per l’Intervento e lo Studio delle Dipendenze (APIS); da due componenti in rappresentanza dalle Associazioni di trapiantati presenti sul territorio regionale; da tre indicati dalle organizzazioni del privato sanitario e socio-sanitario riconosciute presenti in Puglia; due Direttori Sanitari designati dalle Associazioni rappresentative degli Istituti privati; dai Direttori Generali dell’ARPA e dell’ARES e dal Direttore di Dipartimento dell’Assessorato alla Sanità e alle Politiche Sociali.
Il CSR dura in carica tre anni ed i relativi oneri finanziari sono a carico dei rispettivi ordini e collegi professionali. Per la formulazione dei pareri il presidente dell’assemblea si avvale, ai fini dell’istruttoria, del personale del SSR o di esperti, si indicazione delle società scientifiche di settore (con oneri a carico di queste ultime). Inoltre alle sedute dell’assemblea possono partecipate i dirigenti e i funzionari regionali e delle aziende sanitarie interessate.
IL CSR è presieduto dall’assessore regionale alla Sanità che ne coordina i lavori ed è affiancato dal vice presidente vicario, nella persona del presidente dell’Ordine dei Medici designato dal coordinamento regionale degli stessi ordini provinciali.
l'AlterBlog di Ruben Rotundo