La Prefettura di Foggia e quella di BAT, insieme alla Direzione Generale Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, ha promosso l’ispezione di ben 3441 aziende nel foggiano, 2087 delle quali sono risultate irregolari. I settori sottoposti al vaglio dell’Ispettorato del lavoro nei quali si è riscontrata una maggiore incidenza di irregolarità sono quello agricolo, edile, dell’autotrasporto, quello turistico – alberghiero e quello commerciale, con particolare riferimento al comparto dei pubblici esercizi.
“Constatare che 2 aziende su 3 in provincia di Foggia sono irregolari – spiega il deputato pentastellato Giuseppe Brescia, membro della VII Commissione Cultura – è un dato molto preoccupante. Per questo chiediamo al Ministro di adottare provvedimenti che prevengano violazioni e irregolarità simili a quelle riscontrate dalle ispezioni effettuate.”
A seguito delle verifiche effettuate, gli organi competenti hanno adottato 105 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Sono 783 i lavoratori in nero per i quali sono state contestate altrettante violazioni alle aziende. Le violazioni amministrative ammonterebbero a 3.505, di cui 296 relative alla mancata regolarizzazione di soci collaboratori familiari dal punto di vista previdenziale e assicurativo, mentre delle 606 violazioni penali contestate, 440 riguarderebbero l’inottemperanza alle leggi in materia di sicurezza sul lavoro nel settore edile.
Le sanzioni applicate alle aziende sono state così numerose da permettere di incassare un importo pari a 442.478,43 euro per le irregolarità di carattere amministrativo e una cifra pari a 225.840,53 euro per quelle violazioni che rientrano nel penale.
“Sarebbe auspicabile – conclude Brescia – che fossero promosse verifiche più mirate da parte dell’Ispettorato del lavoro in modo da impedire la non osservanza delle norme in materia di contrattuale, previdenziale e assistenziale, e di quelle riguardanti la sicurezza sul lavoro, da parte delle aziende in provincia di Foggia e, più in generale, in tutta Italia.”