Morgante: “Ilva, impensabile tenere fuori le istituzioni locali e il territorio dalla cessione”

Di seguito, una nota del consigliere regionale di Area Popolare, Luigi Morgante.
“Pur essendo stato fisicamente impossibilitato a partecipare per il parallelo impegno a Bari in Commissione Trasporti, dove era in programma un’audizione sulle criticità delle Ferrovie Sud Est e Servizi Automobilistici da me espressamente richiesta da mesi, ho idealmente e convintamente aderito alla grande manifestazione che ha unito rappresentanti istituzionali, sindacati, lavoratori e l’intera Taranto in difesa dell’Ilva.
Uno stabilimento tutt’altro che decotto, alla luce delle 29 aziende che hanno presentato la loro manifestazione d’interesse rispondendo al bando internazionale redatto dal Ministero per lo Sviluppo economico per la cessione dello stesso e/o delle sette società del gruppo. Una cessione che non può e non deve avvenire, però, tenendo fuori la Regione Puglia, le istituzioni locali, le rappresentanze sindacali, il territorio nella sua interezza che ha vissuto drammaticamente sulla propria pelle – in particolare – i terribili danni all’ambiente e alla salute, tali da determinare l’intervento della magistratura per costringere la proprietà e la politica a interrogarsi sulle proprie responsabilità. Il lavoro non può essere barattato con la vita, anche se il destino della città – e dell’intero comparto siderurgico del nostro Paese – è legato a filo doppio con quello dell’Ilva: e la nuova proprietà, qualunque essa sia, sarà tenuta a intervenire innanzitutto sul completamento delle bonifiche ambientali, sull’ecosostenibilità dello stabilimento e della produzione, sul mantenimento dei livelli occupazionali, condizioni imprescindibili anche e soprattutto per aumentare la competitività a livello internazionale, e sulle quali non sono ammessi compromessi al ribasso.
Per questo, il Tavolo permanente da avviare tra Regioni, sindacati ed enti locali per seguire e conoscere ogni passaggio di questa delicatissima e decisiva fase, vede me e il partito pieni sostenitori, e non ci sottrarremo certo a qualsiasi contributo propositivo e costruttivo, nell’auspicio che la richiesta di coinvolgimento e interazione venga accolta da Roma. Dopo decenni di disastri subiti passivamente, pur con il dovuto rispetto istituzionale nessuno può permettersi di relegare il territorio, i suoi rappresentanti istituzionali, i lavoratori e le loro famiglie, i cittadini al ruolo di semplici spettatori: sarebbe un insulto al buon senso e una mancanza di rispetto per le troppe vittime di una tragica conta che va finalmente spezzata”./comunicato