PDL RETE DI EMERGENZA-URGENZA TERRITORIALE, M5S: “UN NUOVO SISTEMA PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI PUGLIESI”

L’obiettivo della proposta di legge è l’integrazione funzionale fra il personale, medico, infermieristico e ausiliario operante nel sistema 118 e quello adibito al servizio di Pronto Soccorso nonché l’omogeneizzazione del personale medico dal punto di vista giuridico contrattuale.

 

“Tra le diverse problematiche del Piano di riordino ospedaliero di Emiliano dichiarano i consiglieri pentastellati – spicca il mancato potenziamento della rete di emergenza e urgenza. Gli attuali servizi di emergenza-urgenza sanitaria, in assenza di politiche mirate, sono sottoposti ad un continuo aumento della richiesta di prestazioni da parte dei cittadini.

La Puglia, secondo i dati dell’Istituto superiore Sant’Anna, è ultima in Italia per quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione, purtroppo infatti qualsiasi tipo di prestazione sanitaria viene spesso affrontata con il ricovero del paziente in assenza di setting alternativi e si pensi che solo lo 0,8% di coloro che richiedono una prestazione di pronto soccorso è un codice rosso. Non solo, chi è affetto da una patologia cronica è costretto a tornare ciclicamente in ospedale e anche in questo la Puglia detiene un primato negativo.

 

La presente proposta di legge propone di integrare nella rete di emergenza il personale del 118 con quello del pronto soccorso nonchè di ridurre le centrali operative da 5 a 3, questo permetterebbe di conseguire i seguenti obiettivi:

 

– coordinamento unico degli interventi di soccorso tramite centrale operativa.

– efficacia, efficienza, appropriatezza, equità di accesso, sicurezza ed eticità delle prestazioni;

– condivisione di procedure omogenee e uniformi di risposta alla fase di allarme, nella organizzazione delle operazioni di soccorso e trasporto sanitario (soccorso primario), nelle fasi di trasferimento in continuità di soccorso per patologie tempo dipendenti (soccorso secondario urgente),

– organizzazione di un sistema di trasporto sanitario secondario con utilizzo di unità (mezzi e personale) del dipartimento di emergenza-urgenza per garantire la continuità delle cure, attraverso sinergie e integrazioni tra i presidi della rete ospedaliera regionale, organizzata secondo il modello hub&spoke.

– coordinamento del SEUS 118 con le attività degli altri organismi dello Stato, della Regione e del Volontariato per fronteggiare maxi-emergenze.”