SANTA CESAREA TERME, M5S: “SCELTE POCO CHIARE DELLA REGIONE. SERVE DIBATTITO PUBBLICO”

 

“Dalla Regione comportamento schizofrenico sulle scelte gestionali riguardanti le Terme di Santa Cesarea” lo denunciano i consiglieri salentini M5S Cristian Casili e Antonio Trevisi.

 

La Regione Puglia pare infatti intenzionata ad intraprendere un “percorso di separazione tra proprietà gestione della società Terme”, ma lo fa, secondo i pentastellati, in maniera poco chiara e trasparente. La Regione, socio di maggioranza della Società Terme, detenendo il 50,49% delle quote azionarie, avrebbe individuato nell’affidamento della gestione a soggetti privati la soluzione per il suo rilancio, pur continuando a mantenerne la proprietà.

 

“Tuttavia – proseguono i cinquestelle – nel giro di tre giorni, la stessa Regione si è espressa in maniera  del tutto contraddittoria sulla questione. In data 02 febbraio, il Consiglio Regionale, nell’approvare il bilancio preventivo per l’anno in corso, ha votato a favore della dismissione del proprio pacchetto di quote azionarie. Appena tre giorni dopo, in data 05 febbraio, la Regione ha poi inviato un funzionario a rappresentarla in Assemblea dei Soci per ribadire i propri intendimenti, già espressi nel mese di ottobre 2015, ed ha invitato nuovamente il Comune di Santa Cesarea Terme e gli altri soci ad aderire ad un percorso di separazione tra proprietà e gestione.”

 

Casili e Trevisi, intervengono pertanto a supporto del meetup locale, appellandosi al Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano ed al Sindaco Dott. Pasquale Bleve per chiedere di chiarire tali posizioni contraddittorie ed auspicano un dibattito pubblico per decidere con la cittadinanza il futuro delle Terme: “Si chiariscano tali posizioni contraddittorie e si stabilisca la data per un pubblico dibattito al fine di illustrare il percorso di separazione tra proprietà e gestione della società Terme – dichiarano –  dando la possibilità a tutti i cittadini di discutere su un tema cruciale per il territorio, quale quello delle Terme e del turismo in generale, in maniera partecipata e in modo da condividere con la cittadinanza qualsiasi scelta futura.”