Il consigliere pentastellato fa sapere di essersi già occupato di tutte queste questioni nelle sedi opportune: l’aula, le audizioni in commissione IV e V, e i tavoli tecnici di confronto con tutti gli enti e gli attori coinvolti. Un lavoro che ha portato risultati importanti per dirimere molte questioni che negli ultimi tempi avevano preso una brutta piega.
Casili prosegue annunciando che la Regione Puglia procederà alla messa in sicurezza della discarica di Castellino ma solo a sostituzione degli enti preposti, cosa che avverrà nei prossimi mesi solo dopo aver constatato formalmente l’inadempienza dei soggetti coinvolti. “Un passaggio non indolore – prosegue il consigliere salentino – dal momento che tutto verrà denunciato in Procura perché si indaghi sui sindaci e sulle amministrazioni che hanno conferito rifiuti a Castellino, e non solo oltre a fare chiarezza sulle fidejussioni depositate dalla Mediterranea Castelnuovo 2 Srl e sulle responsabilità del Comune di Nardò”.
Per quanto riguarda la condotta sottomarina per lo scarico a mare Casili fa sapere che “dopo numerosi incontri con i vertici di AQP si è giunti finalmente alla conclusione del tanto auspicato riuso delle acque reflue opportunamente depurate ed affinate. Chiederò pertanto che AQP proceda, così come avvenuto per il depuratore Consortile di Manduria e Sava, a redigere un progetto alternativo per i depuratori di Nardò e Porto Cesareo che avranno così modo di trattare e riutilizzare i reflui autonomamente e sul proprio territorio senza il ricorso alla condotta sottomarina, con buona pace di tutti. Occorre tuttavia per Nardò superare l’ostacolo del commissariamento dell’opera a cui siamo giunti per inefficienza degli enti coinvolti. Dopo questo passaggio – prosegue – chiederò, inoltre, con una mozione di impegnare il Consiglio Regionale a modificare il Piano di Tutela delle acque affinché recepisca i progetti di Nardò e Porto Cesareo, passaggio obbligato e che ci consentirà di ottenere eventuali deroghe da parte del Ministero”.
In ultima istanza il consigliere cinquestelle affronta la tematica dell’emergenza del Torrente Asso: “ho depositato questa settimana una interrogazione urgente per risolvere l’emergenza ambientale dello scarico dei reflui fognari provenienti da mezza provincia di Lecce nel nostro sottosuolo. Non si capisce come ci si preoccupi delle fogne di Nardò e Porto Cesareo e poi si subisca un impatto ambientale dieci volte superiore per la salute pubblica e per i nostri agricoltori che attingono le acque irrigue da pozzi continuamente a rischio di contaminazione di metalli pesanti ed altri nocivi elementi chimici. Gli ultimi dati emersi sull’aumento di tumori nel Salento, ci impongono una risoluzione immediata di queste emergenze ambientali, e – conclude – se qualcuno crede di tirarmi dentro la bagarre politica di una campagna elettorale alle porte, ha sbagliato bersaglio, perché io ed il gruppo neretino di cui sono portavoce, spenderemo il nostro tempo solo per risolvere i problemi dei cittadini come abbiamo sempre fatto”. /comunicato
l'AlterBlog di Ruben Rotundo