ANDRIA, TRAGEDIA SULLA BARI – NORD, LE ISTITUZIONI SONO ARRIVATE “IL GIORNO DOPO”.

LE ASSOCIAZIONI CIVICHE ANDRIESI: “NON LI VOGLIAMO A PIANGERE I NOSTRI MORTI”.

 

Una tragedia immane e dannatamente prevedibile. Una tragedia che ha lasciato in mezzo agli ulivi secolari decine e decine di vittime innocenti e distrutto le menti di altre decine di sopravvissuti e di tutti coloro che nel soccorrerli hanno fotografato nella propria testa immagini strazianti che mai nessuno avrebbe voluto vedere.

Andria piange le sue vittime ma Andria riflette perché al momento del dolore deve unirsi quello della riflessione su quanto accaduto.

No, non c’è nulla su cui speculare e chi dovesse farlo andrebbe preventivamente condannato.

Nessuna speculazione sulla tragedia ma una riflessione che anche i bimbi innocenti che si trovavano sul trenino avrebbero fatto. Una riflessione intrisa di domande semplici che dovrebbero avere risposte immediate e quei quesiti riguardano i tanti “perché” sul mancato utilizzo dei fondi già stanziati per la messa in sicurezza di quel tratto ferroviario; sull’incapacità di risolvere un problema che si trascina da decenni senza mai una soluzione e soprattutto sulla leggerezza nel mettere nelle mani di singole persone o di un paio di soggetti la vita di decine di viaggiatori che avrebbero anche potuto essere centinaia o addirittura migliaia in un altro periodo dell’anno.

Affidare migliaia di persone alle “distrazioni” di qualcuno che potrebbe aver commesso un errore umano e già di per sé una grossissima leggerezza difficilmente perdonabile.

Le istituzioni, la politica, i burocrati ad Andria sono arrivati, anche questa volta, in ritardo, in gravissimo ritardo perché quelle Istituzioni, quei Politici, quei Burocrati avremmo voluti vederli su quei binari quando lì non c’erano ancora i resti della ferraglia maledetta che ha dilaniato decine di corpi; quei signori avremmo voluto vederli su quei binari ad alzare la voce e a smascherare chi quei soldi già stanziati per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della tratta non voleva o non sapeva spenderli; avremmo voluto vederli soprattutto uniti nel raggiungimento di un obiettivo comune, senza litigare su chi avrebbe dovuto appuntarsi le medaglie sul petto.

Noi quelle Istituzioni, quei Politici,quei Burocrati non li abbiamo mai visti fare tutto questo ed i ritardi accumulati hanno generato la tragedia evitabile perché una cosa è e rimane certa: se anche in quel tratto fosse stato raddoppiato il binario la tragedia non sarebbe accaduta.

Abbiamo sentito le parole riluttanti espresse da chi invece dovrebbe solo prendere atto di un tristissimo fallimento. Da quelle parole pronunciate pubblicamente emerge tutto il senso di irresponsabilità ed alla fine quasi la colpa sarebbe della “curva” che occultava la visuale ove è accaduto il disastro e non già di tutto ciò che sta dietro questa triste storia.

Noi, gli Andriesi quei soggetti e tutti coloro che non hanno voluto intervenire “il giorno prima”, a piangere i nostri morti non li vogliamo.

Andria, 13 luglio 2016

 

 

*Coordinatore “Libere Associazioni Civiche Andriesi”

Membro Eletto 1^ – 3^ e 4^  Consulta della Città di Andria