Secondo gli esponenti del Movimento 5 Stelle saranno numerose le reazioni di circostanza soprattutto delle amministrazioni comunali di centro-sinistra interessate, viste le Giunte comunali di Canosa, Trani e Barletta, e l’indistinguibile “centroqualcosa” di Bisceglie e Andria. Di certo il tanto sbandierato nuovo ospedale di Andria è sempre più una chimera: “agli andriesi, anni fa, era stato promesso un nuovo ospedale fuori dal centro: ora dovranno ritenersi fortunati se la politica non verrà a smontare la targa all’ingresso del Bonomo” commentano i due portavoce del Movimento 5 Stelle. “Non ci si occupa più di rinnovare attrezzature obsolete che abbondano in tutti i reparti, non ci si preoccupa più del rischio che corre un traumatizzato che deve essere trasportato altrove pur trovandosi già in un ospedale di emergenza-urgenza, vengono a mancare i reparti nel giro di qualche settimana perché sono stati trasferiti, il tutto a fronte di nulla, nemmeno di un chiaro risparmio sui costi al cittadino”.
Eppure vi sono costi da sostenere anche se l’autoambulanza e annesso personale trasportano il paziente altrove, con i relativi rischi. “Non si possono quantificare i danni di questa operazione, perché è da irresponsabili, ma è altrettanto irresponsabile il comportamento di chi pensa di giocare a scacchi con la vita dei cittadini del nostro territorio. Evidenziamo che nella provincia BAT non c’è un “hub” ospedaliero. Potrebbero esserlo insieme Andria e Barletta, dando così spazio anche alla sopravvivenza di Bisceglie, Canosa e Trani, secondo il sistema a piramide imposto dal Ministero. Forse il minore dei mali – concludono la consigliera regionale Grazia Di Bari (M5S) e il parlamentare Giuseppe D’Ambrosio (M5S) – in attesa che i cittadini comprendano l’importanza di darci la possibilità di amministrare”.