“Dal giugno del 2014, quando ancora ci trovavamo al termine della precedente legislatura, ho cominciato una azione di pubblica denuncia della squallida situazione delle Ferrovie Sud Est, coniugandola con la proposta di una infrastruttura rinnovata, la cui missione fosse migliorare la sostenibilità e l’efficienza dei trasporti in Puglia. All’epoca nessuno osava sollevare il coperchio di quello che in molti sapevano essere un vaso di Pandora. Perfino la giunta regionale della Puglia, nella passata legislatura, era stata respinta dal ministero di Incalza quando aveva chiesto una due diligence per vederci chiaro.
Quando poi, finalmente, l’attenzione dei media locali e nazionali si è fermata sulle inefficienze dell’azienda, la più volte reclamata sostituzione dei vertici di quella azienda è diventata inevitabile. Un risultato ottenuto anche ‘grazie’ alle inchieste della magistratura che hanno smosso le acque stagnanti al ministero delle infrastrutture, e hanno permesso l’ingresso di uomini nuovi in stanze prima inaccessibili a chiunque non rientrasse nel ‘giro’.
Oggi il risanamento delle Sud Est, che deve essere prima morale e poi contabile, è cominciato. E forse ci vorrà del tempo prima che treni efficienti e veloci arrivino a servire degnamente i cittadini del Salento e i turisti. Ma penso di poter dire che il nostro battagliare senza fermarci davanti alle porte chiuse e il nostro procedere in direzione ostinata e contraria rispetto ai tanti nemici della trasparenza ha cominciato a portare qualche risultato”./comunicato
l'AlterBlog di Ruben Rotundo