Blasi: “Lecce è una retroguardia europea, bisogna costruire una alternativa all’automobile”

Una nota del consigliere regionale del PD Sergio Blasi.
“Ancora una volta durante le festività natalizie l’amministrazione comunale di Lecce non riesce ad andare oltre l’improvvisazione. Eppure il Natale arriva ogni anno lo stesso giorno, non è un evento improvviso. Le lunghe code, l’assurdo provvedimento delle chiusure al traffico decise sul momento, l’attivazione di un parcheggio di scambio con bus navetta decisa altrettanto repentinamente e senza alcuna forma di comunicazione verso gli utenti, sono tutti segnali di un disinteresse di fondo verso il tema del trasporto che lascia senza parole.
L’unico interesse che viene tutelato in una tale situazione di caos è quello dell’azienda che incassa i proventi del parcheggio a pagamento. La stessa che in teoria dovrebbe gestire il trasporto pubblico, che se funzionasse adeguatamente potrebbe contribuire a risolvere il problema della congestione del traffico. Ma a Lecce è impossibile trovare perfino i depliant informativi sugli orari delle corse. Al caos si aggiunge la beffa dei 23 milioni spesi per il filobus. Una infrastruttura che oggi viene tenuta in una condizione di sottoutilizzo perché il centrodestra dopo averlo costruito sfregiando la città si è reso conto che è antieconomico.
Bisogna chiedersi quanto ciò sia frutto di incapacità o di una chiara volontà. Del resto di anni a disposizione per cambiare l’amministrazione Perrone ne ha avuti abbastanza. Ma ogni dicembre è lo stesso, con la città ridotta ad essere una retroguardia inquinata rispetto alle altre realtà europee, nella quale il traffico di automobili ricorda più le città del Nord-Africa che quelle del Nord-Europa.
Per questo credo sia riduttivo impostare la questione solo sul tema della chiusura alle auto del centro. Un provvedimento che può piacere o non piacere ai cittadini, ma che non risolverebbe da solo il problema di fondo della città. E cioè la totale mancanza di una alternativa all’automobile, sia per chi viene da fuori, sia per gli stessi leccesi. Ragionare su questa alternativa è il primo passo per immaginare una Lecce meno afflitta dall’inquinamento e dal traffico, oltre che dall’incapacità o dall’indolenza di chi la governa“./comunicato