“Il nostro territorio che vive di ricchezza propria, fatto di bellezze naturali come le coste, il mare, le baie, le aree protette, che danno vita al turismo, alla pesca e a tutte quelle forme di attività che possono dare un risvolto anche economico, sono alla base del ‘no’ alle trivellazione dei Popolari – afferma Cera – siamo però consapevoli che c’è bisogno di una chiara politica energetica che possa anche rivedere la posizione del nostro Paese all’interno dell’Europa”.
“In quest’ottica – continua – si deve inquadrare la posizione della Regione Puglia che deve indicare una strada per ricorrere sempre meno all’utilizzo delle fonti fossili. Le varie norme approvate in questi anni, in particolare quelle in materia urbanistica, hanno di fatto bloccato lo sviluppo delle energie alternative”.
l'AlterBlog di Ruben Rotundo