DISCARICA GROTTELLINE, CONCA (M5S): “EMILIANO PROMETTEVA LA CHIUSURA, OGGI SE NE LAVA LE MANI”

 

“L’Arcangelo Michele, capace di buttare giù Punta Perotti da sindaco, ha scelto di far inviare da presidente della Regione tutti i documenti di Grottelline a Roma, lavandosene le mani. A nulla sono valsi i consigli monotematici dei sindaci di Poggiorsini e Spinazzola, inutili sono stati i nostri tentativi di farli desistere da questa sciagurata eventualità e insufficienti sono state considerate le motivazioni addotte dagli esperti sulla inconciliabilità di una discarica con un sito che dovrebbe invece essere tutelato dall’UNESCO.” questo l’amaro commento del consigliere pentastellato Mario Conca che prosegue: La sorte del territorio murgiano ora la deciderà Renzi con il consiglio dei ministri. Una inattesa e tanto auspicata manna dal cielo per la Marcegaglia (COGEAM), che certamente potrà contare su conoscenze e amicizie capitoline per dirimere l’impasse che ha bloccato per dieci anni il loro business.”

 

Ai sensi dell’Articolo Quater comma 3 della legge del 7 agosto 1990, nr. 241, hanno infatti, secondo il consigliere pentastellato “deciso di non decidere per coprire, evidentemente, una serie di pastrocchi che hanno caratterizzato l’iter del progetto di discarica”. Il consigliere gravinese definisce l’atteggiamento dell’amministrazione regionale “paradossale” in quanto se da una parte lamenta l’invadenza del governo nazionale nei casi de “La buona scuola” o delle trivelle, dall’altra, invece, procede alla remissione abdicando a se stessa.

 

“Presidente Emiliano – prosegue Conca rivolgendosi al governatore – dove sono finiti gli annunci con cui dichiarava che quella discarica non si doveva più fare? Questa è la sua coerenza, ne prendo atto. Ora capisco perché l’Assessore Santorsola, più volte, si è stizzito allorquando ho osato chiedergli conto della stato dell’arte. A questo punto non mi rimane che dirvi che noi non ci arrenderemo e continueremo a richiamarvi alle vostre responsabilità, nella speranza che quanto riportato nel summenzionato articolo che cito testualmente – “Se l’intesa non è raggiunta nel termine di ulteriori trenta giorni, è indetta una seconda riunione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con le medesime modalità della prima, per concordare interventi di mediazione, valutando anche le soluzioni progettuali alternative a quella originaria”- possa preservare l’identità di un territorio che non merita di essere stuprato.