Eni-Versalis di Brindisi. Le audizioni in V Commissione

È la qualità dell’aria nel territorio brindisino e leccese, dopo gli accadimenti avvenuti nello stabilimento Eni-Versalis di Brindisi nel corso di tutto l’anno 2015, l’argomento al centro delle audizioni chieste dai consiglieri del Movimento 5 stelle (Gianluca Bozzetti e Cristian Casili, Antonio Trevisi), nella V Commissione del presidente Filippo Caracciolo.
Bozzetti ha ricordato quali e quanti episodi all’interno del sito del petrolchimico di Brindisi sono accaduti: ripetuti blocchi del compressore e le conseguenti sfiammate della torcia, l’ultima in data 5 novembre del 2015, con l’immissione in atmosfera di sostanze altamente inquinanti e nocive per la popolazione.
La preoccupazione degli esponenti pentastellati è ancor più forte se si tiene conto – come ha detto Casili – che sono in aumento i casi di neoplasie sul territorio leccese e brindisino (oltre 4000 nell’ultimo anno). Secondo Casili sul territorio del Salento “insistono noti insediamenti industriali che hanno ridotto la qualità dell’aria a livelli preoccupanti soprattutto in considerazione del cosiddetto fattore cumulativo”.
Un’altra preoccupazione per i pentastellati, è quella della possibile vendita di Versalis. “Circolano voci – hanno detto i consiglieri grillini – sulla ricerca di partner per poter valorizzare il business e che proprio in questi mesi si sta portando avanti un piano di rifocalizzazione delle attività verso la chimica verde”. In virtù di queste possibili novità – chiedono Bozzetti, Casili e Trevisi – vorremmo sapere se esiste un Piano industriale di riconversione e con quali prospettive lavorative”. Domande alle quali avrebbe potuto rispondere l’azienda, assente però in Commissione.
I rappresentanti dell’Arpa Puglia (Brindisi) hanno spiegato che la Procura di Brindisi ha chiesto ad Arpa una relazione sullo stato dell’arte. Che effettivamente sono noti gli episodi di accensione delle torce denunciati dal Movimento e dell’allerta sulle emissioni inquinanti. Arpa ha detto che l’azienda risponde a queste sollecitazioni ricordando che il sistema di accensione delle torce è un impianto di emergenza che scatta nelle fasi di avvio o di arresto dell’impianto, tutto conforme ai dettati dell’AIA.
L’assessore all’ecologia, Domenico Santorsola ha manifestato la convergenza di intenti da parte di Regione e Arpa sul controllo della qualità dell’aria anche attraverso una intensificazione del controllo dei dati forniti dall’azienda circa le emissioni. “Siamo tutti intenzionati a non mollare l’attenzione” – ha detto.
Anche il presidente Caracciolo ha sottolineato la necessità di tenere alta la guardia “perché su un tema così delicato che ha ricadute importanti sulla salute dei cittadini non si può e non si deve mollare”.