Esercizio provvisorio, la replica dell’assessore Piemontese

“L’esercizio provvisorio del bilancio 2015 che stiano esaminando non comporta alcun impatto sulla vita reale dei pugliesi”. Lo ha ribadito l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese che ha chiuso il dibattito in Consiglio regionale, prima dell’esame dell’articolato e degli emendamenti, ricordando che non vengono toccate in alcun modo le poste relative alla sanità e alla spesa comunitaria. In più, niente nuove tasse e conferma delle detrazioni Irpef per i contribuenti con più di tre figli a carico, con maggiorazioni delle stesse detrazioni per ogni figlio disabile.
“La tempestiva predisposizione del bilancio di previsione – ha sottolineato l’assessore – per il 2016 e pluriennale 2016 – 2018, non è stata possibile a seguito del manifestarsi di una serie di fattori straordinari”. In particolare con riferimento alla questione della sentenza della Consulta sulle anticipazioni di liquidità per il pagamento dei debiti pregressi delle Regioni e degli enti del SSN, chiarita solo lo scorso 13 novembre con un decreto legge che ha sanato la vicenda. Per la Puglia la questione era peculiare in quanto, a differenza delle altre Regioni, registra un avanzo di bilancio netto disponibile e quindi, a causa della sentenza della Corte, sarebbe andata in disavanzo (al contrario delle altre che avrebbero solo aumentato lo sbilancio).
“Per questo – ha puntualizzato Piemontese – la Regione fino alla data di emanazione del decreto legge non era nelle condizioni di sviluppare una idonea programmazione degli interventi da finanziare nell’ambito del bilancio di previsione in quanto avrebbe dovuto ripianare per ciascuno degli esercizi finanziari del 2016 – 2018 un disavanzo annuale pari a circa 170 milioni di euro, con un plausibile ricorso alla leva fiscale. Per le altre regioni si trattava, invece, solo di gestire un maggior disavanzo rispetto a quello già esposto contabilmente con la chiusura ordinaria e quindi con conseguenze significativamente inferiori. Solo nella seduta del Consiglio regionale dello scorso 30 novembre è stato possibile, quindi, approvare l’assestamento e la conseguente variazione al bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 mentre, negli anni precedenti, in assenza delle circostanze specificate, tale adempimento ha avuto luogo contestualmente alla approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario dell’anno precedente ovvero prima della pausa estiva”.
Inoltre soltanto il 16 dicembre scorso si è conclusa la questione del riacquisto del prestito obbligazionario con la chiusura del derivato, una procedura definita “particolarmente complessa, lunga e defatigante”, che consente alla Puglia di ridurre considerevolmente gli oneri sul debito.
Infine il 2015 è l’anno della chiusura contabile della programmazione 2007-13 con l’obbligo del cosiddetto pareggio di bilancio, di più difficile gestione rispetto al precedente tetto di spesa. L’attività consentirà alla Regione di confermare le performance di spesa comunitaria evitando la perdita di risorse e consentendo alla comunità pugliese di beneficiare appieno degli interventi programmati.
“Per tutti questi motivi l’approvazione del bilancio 2016 sarà posticipata di un mese, a gennaio 2016. Tale scelta – ha concluso il titolare del Bilancio – consentirà di calibrare congruamente nel bilancio di previsione gli effetti finanziari in attuazione delle scelte politico-amministrative, in coerenza con il programma di governo, nel quadro delle disponibilità finanziarie complessive e assicurando il pieno coinvolgimento degli attori sociali ed economici nella fase di elaborazione del primo bilancio di previsione del nuovo governo regionale”.