Grano di importazione, Longo: “Occorre un intervento deciso”

Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Peppino Longo ha diffuso la seguente nota:
“Tutta la solidarietà agli agricoltori della Coldiretti che quest’oggi hanno presidiato il porto di Bari per protesta contro l’importazione di ingenti quantitativi di grano arrivato da Canada, Turchia, Argentina, Singapore, Hong Kong, Marocco, Olanda, Antigua, Sierra Leone, Cipro e spesso triangolato da porti inglesi, francesi, da Malta e da Gibilterra. Una beffa per l’agricoltura pugliese e del Sud Italia in generale, cui si aggiunge il danno per i consumatori se troveranno conferma le notizie del ritrovamento di sostanze altamente tossiche.
Dopo l’importazione di tonnellate di olio di oliva dal Nord Africa, nel nome di una dubbia azione solidale, continua l’attacco indiscriminato ai nostri prodotti di eccellenza, in sfregio a qualsiasi regola dell’equa e corretta concorrenza e a danno quasi esclusivamente dei Paesi della fascia mediterranea europea. Il problema è l’apertura incondizionata delle barriere dal punto di vista agricolo, senza una valutazione dell’impatto reale sui nostri sistemi, senza una pretesa di reciprocità, sacrificando ancora una volta i territori più poveri dell’Unione europea.
In 7 mesi, nel periodo tra luglio 2015 e febbraio 2016, secondo i dati diffusi dall’associazione agricola è stato scaricato nello scalo marittimo barese 1 milione di tonnellate di grano, con il vero granaio d’Italia, la nostra Puglia, messo in ginocchio da una drastica riduzione del 25% del costo, passato in 7 mesi da 34 euro a 25 euro al quintale. Ancora più grave perché ci troviamo di fronte a prodotti sulla cui qualità e tracciabilità ci sono montagne di dubbi, senza contare le gravi ripercussioni tanto in termini economici che occupazionali.
Ai colleghi del Consiglio regionale pugliese, ai rappresentanti della Giunta, al presidente Michele Emiliano e a tutti i nostri parlamentari ed europarlamentari, al governo italiano, chiedo un intervento fermo, deciso e preciso”./comunicato