“Che l’accorpamento dell’Oncologico di Bari con il Policlinico fosse una via poco praticabile sul piano amministrativo e formale lo davano per scontato. Il primo un Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico a di rilevanza nazionale, con una specifica mission oncologica, l’altro un’azienda ospedaliera regionale. Anche se, di fatto, come gli operatori sanno, attraverso le convenzioni il legame fra le due strutture è molto forte, ma spesso anche di dipendenza.
Ma resta il problema della sostenibilità amministrativa dell’Oncologico, che a lungo andare, nonostante i contributi nazionali e regionali superiori ad altre strutture, mai riuscirà a realizzare quell’equilibrio di bilancio richiesto dalla legge.
Per questo ribadiamo che l’unica soluzione per garantire la continuità all’Irccs di Bari rimane solo quello della Fondazione fra i due Irccs, Oncologico e De Bellis di Castellana Grotte. Una gestione oculata e comune delle risorse oggettivamente garantirebbe un futuro stabile ad entrambe, incaponirsi, invece, nel mantenimento dello status quo significa affidare irresponsabilmente alla galanteria del tempo, quando sarà ormai tardi, il compito di darci ragione”./comunicato
Istituti di ricerca, Zullo: “Solo una Fondazione Oncologico-De Bellis può salvare la loro gestione”
