I quaranta minuti di gara sono stati a lunghi tratti dominati dall’AP che ha mantenuto quasi sempre un vantaggio vicino alla doppia cifra. I primi due quarti scorrono lisci e l’AP chiude il primo sul 23-18, ma durante la seconda frazione di gioco i ragazzi di coach Morè soffrono la difesa a zona dei giovani brindisini che con un parziale di 9 a 0 cercano di rifarsi sotto. Il sapiente rientro in campo di Frank Mazzotta (20) riporta la situazione in ordine, chiudendo la prima metà su un parziale di 22-14 (45-32).
Al rientro dagli spogliatoi Morè chiede ai suoi di difendere a tutto campo con più aggressività costringendo l’Aurora ad affrettare le conclusioni che molto spesso vengono respinte dal capitano Allegretti (13), un vero dominatore sotto canestro. Nel momento del massimo vantaggio un calo di concentrazione dell’AP permette ai brindisini di rimettere in piedi una partita il cui risultato sembrava già segnato, con tre triple di fila il terzo quarto si chiude 61-55.
Nei primi minuti dell’ultimo quarto l’AP non riesce a dare la sterzata definitiva ma il rientro in campo di Mazzotta, Sirena e Dimola (11), porta i monopolitani a giocare in maniera più fluida e concreta. Le due triple di Sirena (22) chiudono definitivamente i conti rendendo inutile ogni azione degli avversari. «È stata una partita giocata sull’intensità» conferma Palmitessa che nonostante la giovane età sta facendo molta esperienza, «l’Aurora è formata da ragazzi come me e come tali indirizzano il loro gioco sulla velocità e su una difesa piuttosto aggressiva» conclude.
Una vittoria che serviva all’AP per ritrovare il giusto piglio dopo la sconfitta a Bari, «era importante vincere, purtroppo abbiamo degli alti e bassi durante lo svolgimento della gara, che ci portano ad avere cali di concentrazione» spiega Morè a fine gara.
Il prossimo appuntamento è al Pala Losito di Corato, sabato 28 febbraio, contro l’imbattuta e solitaria capolista di coach Verile, «andiamo a fare la nostra partita, sicuramente le motivazioni e la voglia di fare bene non mancano» incita Morè.
