Lo dichiara il consigliere regionale Nino Marmo. “Olio – aggiunge – prodotto in altri Stati, portato in Italia e fatturato come made in Italy. Frodi che si annidano in realtà locali, architettate da imprenditori senza scrupoli, e che danneggiano gli onesti produttori molto più dell’olio tunisino (commercializzato nel nostro Paese senza alcuna frode e nel rispetto della legge). Mi auguro che si prenda atto dell’inutilità di battaglie meramente ideologiche che non servono né agli olivicoltori né ai consumatori che devono essere al corrente della reale provenienza dei prodotti acquistati. Il resto – conclude Marmo – è fumo negli occhi gettato da chi non ha idee per tutelare e sostenere chi produce il migliore olio extravergine a livello nazionale: il nostro, quello pugliese”.
l'AlterBlog di Ruben Rotundo