OLIO: SPUNTA LA DEPENALIZZAZIONE PER LA MANCATA O FALSA DESIGNAZIONE D’ORIGINE

Per L’Abbate (M5S), i ministri Boschi e Orlando hanno preparato “un bel pacco di Natale per i produttori onesti. La Puglia che fa dell’olivicoltura di qualità una delle sue maggiori eccellenze alzi la voce”

 

Sotto l’albero, i produttori onesti di olio extravergine d’oliva potrebbero trovare, grazie al Governo ed in particolare ai ministri Maria Elena Boschi ed Andrea Orlando, un bel “pacco” di Natale. È, infatti, arrivato nelle Commissioni congiunte Agricoltura e Giustizia il testo di un decreto legislativo che, di fatto, depenalizza il reato di contraffazione dell’olio di oliva e dimezza le sanzioni economiche.

 

La Puglia, regione olivicola d’eccellenza, deve alzare la voce con questo Governo e tutelare i produttori onesticommenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla CameraLa nuova norma recita che chi non indica nell’etichetta degli oli extravergine e degli oli di oliva vergini la designazione di origine o la indica in modo difforme dal regolamento europeo del 2012 potrà pagare soltanto una sanzione amministrativa sotto i 10.000 euro. Sparisce la pena accessoria della sospensiva, ovvero l’obbligo di interrompere la propria attività commerciale, per quelle aziende che compiono le frodi. In praticaprosegue il parlamentare 5 Stelleuna bella ‘sanatoria per i furbetti’ che al posto degli attuali due anni di carcere e di una multa di 20.000 euro rischiano soltanto pochi spicci. Con questo testo, il Governo sferra un colpo durissimo alla lotta alle truffe emerse anche nell’ultimo periodo ed in particolare nei nostri territori. Chi falsifica il nostro oro verde va punito e le frodi che lo danneggiano non possono essere ‘monetizzate’ con delle multe lasciando i produttori poco onesti liberi di continuare ad essere sul mercato al pari di quelli onesti che garantiscono gli standard elevati di qualità del nostro olio extravergine di oliva”.

 

Nelle Commissioni congiunte Agricoltura e Giustizia, il M5S con il deputato Filippo Gallinella ha chiesto una proroga al prossimo 31 gennaio per valutare in maniera precisa ed adeguata il testo. “Nel frattempo, i produttori onesti devono far sentire la propria voceconclude Giuseppe L’Abbate (M5S) solo così potremo fermare in tempo utile questo ennesimo pasticcio del Governo Renzi”.