I rappresentanti del mondo della produzione, distribuzione e promozione culturale barese che hanno partecipato al tavolo di concertazione per la stesura della bozza del nuovo Regolamento hanno messo a punto un insieme di regole bilanciate in grado di garantire la massima trasparenza ed efficienza possibile nei meccanismi di assegnazione dei contributi destinati al settore cultura. In particolare, nelle modalità di stanziamento delle risorse i contributi possono essere concessi ad imprese, organismi, enti, start up culturali e creative, associazioni o consorzi, R.T.I./A.T.I., iscritti all’Albo comunale per le attività o iniziative culturali e di spettacolo, tese a favorire la promozione, valorizzazione e diffusione della cultura, in tutte le sue espressioni: musica, teatro, danza, cinema, spettacolo viaggiante, arti visive, letterarie, audiovisive, grafiche, laboratoriali. Con l’obiettivo di stimolare la produzione di servizi culturali di sempre maggiore qualità, il nuovo Regolamento introduce inoltre premialità destinate a professionalizzazione, produzione originale, innovazioni artistiche e gestionali, collaborazioni e reti tra più soggetti, favorendo la stabilizzazione delle imprese e del lavoro professionale del settore. Regole specifiche e innovative poi sono state previste per le startup culturali e creative, il cui sviluppo è ritenuto fattore importante per l’innovazione culturale e creativa futura. E ancora elemento particolarmente importante è la costituzione di un Osservatorio della produzione culturale destinato a diventare territorio privilegiato di confronto con l’amministrazione comunale e le sue politiche di settore. Uno strumento adatto per avviare un lavoro più complesso e con una dimensione metropolitana che coinvolga anche l’intera Terra di Bari.
I rappresentanti del settore cultura ritengono però che questa bozza del nuovo Regolamento sia insufficiente e inefficace se non è accompagnato da un piano strategico complessivo del settore che delinei modelli di sviluppo, obiettivi e linee d’azione della politica culturale della città metropolitana. Non dimentichiamo ciò che l’intero comparto culturale può rappresentare in termini di ritorni economici, di occupazione e di servizi al territorio.
Le organizzazioni infine ribadiscono l’importanza di valutare un congruo aumento delle risorse da mettere a disposizione del Regolamento, affinché si lavori sempre più in un’ottica di impresa e di sviluppo fondata sulla certezze delle regole. Impegno su cui il sindaco, Antonio Decaro e l’assessore, Silvio Maselli hanno dato la loro disponibilità assicurando l’impegno dell’amministrazione nel reperire risorse anche da altri canali e istituzioni.
Stefania Di Mitrio
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