RED, Marmo: “Concorrenza Renzi-Emiliano non da buoni frutti”

“Non si può non essere in linea di principio d’accordo sullo spirito che anima ogni strumento di sussidiarietà in favore delle famiglie indigenti e dei soggetti esclusi dal mercato del lavoro, ma resta la perplessità di fondo sui tempi e sul merito del provvedimento ispirato dal presidente Emiliano”. Così il consigliere regionale Nino Marmo, durante la seduta congiunta di oggi delle III e VI Commissioni consiliari sul Reddito di Dignità. “E’ fin troppo evidente –ha aggiunto- che si stia cercando di bruciare allo sprint proposte concorrenti in Puglia (si pensi al M5S) e si stia consumando, a livello nazionale, la diatriba tra Renzi ed Emiliano.
E’ il caso di rammentare, quindi, al presidente della Giunta regionale, che la fretta sforni spesso figli ciechi. Quanto al merito, invece, esprimo forti riserve sulla reale portata di questo provvedimento come strumento di lotta alle povertà crescenti della società pugliese, se è vero che dovrebbe interessare, una volta a regime, circa 20000 soggetti a 600 euro procapite, con un finanziamento complessivo di circa 60 milioni di euro. Di tutto si tratta, dunque, tranne che di una risposta di sistema e di rete in materia di protezione sociale. Saremmo in presenza, al più, di un’altra, l’ennesima, deriva assistenziale. Ma c’è dell’altro: questo disegno di legge regionale rischia di essere nello specifico una sorta di mina vagante, a fronte della riconosciuta attribuzione al governo nazionale della potestà di legiferare in materia di contrasto alla povertà e di inclusione sociale, mediante forme di sostegno al reddito. Al punto –ha concluso Marmo- da non potersi escludere fondati rilievi di costituzionalità in merito ad un provvedimento che si profila, in buona sostanza, come un ulteriore spot per il Presidente Emiliano”.