Red, Marmo: “Misura incapace di creare un solo posto di lavoro”

“Rimaniamo fermi nella nostra convinzione che il Reddito di Dignità costituisca una misura di carattere meramente assistenziale che si rivelerà incapace di produrre un solo posto di lavoro”. Così Nino Marmo, in chiusura dei lavori congiunti della terza e sesta commissione, con cui si è concluso l’esame degli emendamenti al testo del Red e rinviato il provvedimento all’esame del Consiglio Regionale.
“Sarebbe stato più saggio e più opportuno – ha sottolineato Marmo – ricorrere ad uno strumento già esistente come la Social Card Straordinaria, una misura nazionale in grado di assolvere, in maniera più snella e coerente, la stessa funzione del Red, ma senza ricorrere a fondi comunitari. Tutto ciò premesso, è evidente che Forza Italia non poteva porsi in antitesi pregiudiziale nei confronti di un intervento che mira ad alleviare il disagio crescente e le povertà emergenti della società pugliese, ragion per cui abbiamo provato a migliorare il testo della legge con una serie di emendamenti, tratti dalle istanze pervenuteci dal Forum delle Famiglie, dall’Anci e da Confartigianato”
“Ed in quest’ottica – pur non anticipando quale sarà il successivo voto in aula di Forza Italia – possiamo dirci moderatamente soddisfatti per l’accoglimento di alcuni nostri emendamenti, in particolare quelli caldeggiati dal Forum e tesi ad individuare i beneficiari del Red, circoscrivendoli in un preciso contesto di nucleo familiare, con i suoi disagi ed i suoi fabbisogni complessivi. Ci trova invece nettamente contrari l’idea di un Comitato di Coordinamento, in cui far confluire anche l’Anci, incardinato in seno alla Presidenza della Giunta. Di gran lunga meglio, a nostro parere, collocare strategicamente tale Coordinamento presso l’assessorato ai Servizi Sociali o al Lavoro”
“Riscontriamo poi – ha concluso Marmo – che anche la maggioranza prova a far riferimento, nel testo emendato, alle Politiche del Lavoro. Con ciò confermando quanto da noi già denunciato nelle scorse settimane: Il Red interviene in una materia di competenza governativa, il Decreto Povertà, e si pone quindi in palese concorrenza con la legislazione statale, al punto da non potersi escludere fondati rilievi di costituzionalità”.