Lo ha detto nel suo intervento in Aula il capogruppo di “Noi a Sinistra”, Guglielmo Minervini durante la discussione sul Reddito di Dignità.
“È un progetto ambizioso e che, in quanto tale, ha bisogno di un sistema di gestione particolarmente accurato. I dubbi sono sulla capacità di tenuta. Per gestire la progettualità individuale di ventimila persone bisogna disporre di Centri per l’impiego di grande forza. Significa soprattutto sovraccaricare i Comuni e gli assistenti sociali. Su questo se fossi nei panni del Governo avrei un po’ i brividi, nel senso che ci vorrà uno sforzo esecutivo di straordinaria concentrazione.
“Tutte le politiche degli scorsi anni – ha evidenziato Minervini – sono state fondate sulla moltiplicazione delle opportunità per i pugliesi che si volevano dare da fare. Anche il RED deve iscriversi in questo schema concettuale e politico: lo schema di un Mezzogiorno diverso, che non chiede, ma che vuole rimboccarsi le maniche.
Penso però che, al netto dei dubbi e dei rischi, abbiamo il dovere di provarci. Se il RED riuscisse a svolgere appieno la funzione a cui è chiamato, sarebbe una buona notizia per la Puglia e, soprattutto, per i più deboli della Puglia”, ha concluso il capogruppo di Noi a Sinistra”./comunicato
l'AlterBlog di Ruben Rotundo