Red, Ventola: “Una legge che si va a sovrapporre a quella del governo Renzi e che sarà, comunque, di difficile applicazione”

Dichiarazione del consigliere regionale dei COR, Francesco Ventola.
“Ieri sera la Giunta regionale ha approvato un Piano di Riordino giustificando scelte dolorose con la necessità di dover applicare gli standard e i parametri derivanti dal combinato disposto del Decreto Ministeriale 70 del 2015 e la Legge di Stabilità, mentre oggi siamo qui in Consiglio regionale ad approvare un provvedimento della stessa giunta, il Reddito di Dignità, che è in contrasto la normativa nazionale. Tenuto conto che le due cose sembrano distinte e distanti ma sono più collegate di quanto non si pensi: le chiusure degli ospedali porteranno i cittadini a doversi spostare in altri centri e quindi avere maggiori costi e quindi essere più poveri!
Per questo fermo restando la diversa concezione che abbiamo su come contrastare il fenomeno della povertà in Puglia forse è il caso che qualcuno dica che le risorse previste per finanziare il Red vengono tolte ad altri capitoli che prevedono misure sociali che riguardavano l’ingresso nel mondo del lavoro dei disabili (l.68/99) o le misure previste dal pacchetto Garanzie giovani, per esempio. Così come è il caso che qualcuno dica che le sovrastrutture create per valutare i criteri dei beneficiari sono talmente complicate che i primi redditi saranno erogati non prima di 12-18 mesi. E a chi? La somma massima prevista, quella di 600 euro è prevista per famiglie che hanno un nucleo di cinque persone e un ISEE non superiore a tremila euro. Quindi se la famiglia abita in una casa ereditata ma, nessuno dei componenti percepisce un reddito praticamente è fuori da questo provvedimento. In questo meglio il premier Renzi che, comunque, si sta ponendo il problema di contemperare il problema della liquidità e quello dell’ISEE, qui nulla di tutto questo. Così come Renzi almeno ha ipotizzato il termine di due anni di residenza in Italia, in questo provvedimento un basta un solo uno. Quindi stando questi requisiti è chiaro che a beneficiare di questi redditi non saranno i pugliesi ma gli extracomunitari!
Un Red che, comunque, si rivolge a una platea persone che ha un ISEE non superiore ai tremila euro e che sarà la stessa alla quale sta guardando la misura del Reddito Minimo Garantito, prevista dalla legge di stabilità 2016, e che il Governo Renzi sta per approvare.
Infine, di solito ogni nuovo provvedimento non può non tenere presente quanto già fatto in passato. E allora io mi chiedo se questo governo regionale è a conoscenza che i Cantieri di Cittadinanza della giunta Vendola non sono partiti nella stragrande maggioranza dei Comuni pugliesi e i soldi investiti non sono stati ancora erogati e, quindi, ci sono persone che aspettano di lavorare da un uno, anche due anni. Probabilmente no visto che si va avanti con nuove leggi, nuove strutture, nuovi provvedimenti che si accavallano mentre la povertà cresce inesorabilmente”./comunicato