Che prosegue “Al presidente Emiliano chiedo quindi di lavorare sul doppio binario in tema di riorganizzazione strutturale del servizio sanitario regionale, affiancando alla questione costi, con cui – purtroppo – è necessario fare i conti, tutto il capitolo della reale assistenza al malato che, a mio parere, deve restare il perno attorno al quale costruire l’azione di governo. Chiudere o accorpare reparti e ospedali, in linea di principio può essere utile a una migliore razionalizzazione e distribuzione dei servizi, eliminando strutture che per numeri ed esperienza non hanno più motivo di esistere e che possono addirittura essere considerate pericolose in fase di assistenza. Ma quest’operazione non basta a garantire la sacrosanta tutela della salute dei pugliesi e della migliaia di turisti che scelgono la nostra regione per soggiornare. E sono certo che il presidente Emiliano non tralascerà assolutamente un’azione decisa a favore della medicina territoriale diffusa – con una decente distribuzione di posti di primo soccorso, di poliambulatori, di case della salute, di presidi del 118 – che, se affiancata a un numero congruo di centri ospedalieri realmente di eccellenza, crea una sanità moderna e adeguata. Non dimenticando – e qui rivolgo l’invito a tutte le forze politiche presenti in Regione e a tutte le Istituzioni preposte – un serio e attento controllo sui vari cronoprogramma per la costruzione dei nuovi ospedali”.
l'AlterBlog di Ruben Rotundo