Sanità, Zullo; “Senza integrazione la mobilita’ passiva destinata a crescere”

Replica del presidente del gruppo regionale Cor, Ignazio Zullo, al presidente Emiliano e al direttore Gorgoni “Avevo sperato che finalmente i vertici tecnici e politici del Servizio Sanitario Regionale, vale a dire il direttore Gorgoni e il presidente-assessore Emiliano, avessero ben compreso l’indifferibile necessità di integrazione pubblico-privato per porre freni alla mobilità passiva ma, la loro smentita in merito a qualsiasi accordo con il privato accreditato francamente fa cadere le braccia a chiunque vive direttamente le dinamiche di spesa sanitaria. Pensare, come loro pensano, di fare concorrenza alle Regioni del Nord senza poter potenziare con investimenti il sistema pubblico è pura demagogia, a voler essere cortesi.
Prova ne è che mentre il privato, mettendo in campo ingenti investimenti, ha adeguato le proprie strutture ai requisiti dell’accreditamento, il pubblico cade a pezzi, nella penuria di risorse umane e di mezzi, con reparti scoperti anche di figure primariali attrattive per coloro che devono affidarsi alle loro cure. Ma non solo, l’aver determinato l’invalicabilità del tetto di spesa e rifiutato la regressione tariffaria negli Accordi contrattuali con il Privato ha di fatto aumentato la mobilità passiva perché una volta raggiunto il tetto, le strutture private non hanno più potuto erogare prestazioni, perché con la regressione tariffaria sarebbero state remunerate come in passato al 40% del costo, costringendo di fatto i pazienti a rivolgersi nelle regioni limitrofe alle quali quelle stesse prestazioni sono remunerate al 100% del costo, creando, quindi, una fidelizzazione dei nostri concittadini con i SSR della Basilicata, della Campania e del Molise.
Eppure, l’allora Ministro Bindi nel 1999 guardava molto più lontano rispetto alla capacità di visione del Presidente Emiliano. Con il Decreto Bindi non solo si ammetteva la regressione tariffaria ma anche la possibilità di integrazione pubblico-privato in programmi di assistenza utili all’erogazione dei LEA e al contemperamento del vincolo del pareggio di bilancio. Ma si sa, politica di altri tempi, tempi dei fatti. Almeno Vendola ci deliziava con le poesie. Emiliano solo di chiacchiere vuote!”