“Nella mappa redatta da Sogin (la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) nel 2010, infatti, le aree della nostre regioni interessate sono, oltre a Scanzano Jonico e Craco, anche Matera e l’Alta Murgia, tanto più che in quella zona insiste una servitù militare che potrebbe fare comodo. La speranza – spiega Gianni Stea – è che la mappa del 2010, essendo assoggettata ai nuovi criteri e a studi di compatibilità ambientale, venga modificata depennando la Capitale europea della Cultura e l’area pugliese più vicina. Da parte nostra, come rappresentanti delle istituzioni locali e come cittadini rinvieremo al mittente questo velenoso regalo, e lo faremo mostrando unità e compattezza, convinti come siamo che lo sviluppo di questi territori, che per aspetti storici e ambientali sono unici al mondo, deve necessariamente andare verso la direzione di un turismo ecocompatibile e di un ritorno alle tipiche attività legate all’artigianato e all’agricoltura. Le scorie nucleari? A maggior ragione in questi giorni in cui si stanno rendendo noti i dati drammatici sui tumori nella terra dei fuochi, rispondiamo con un secco No grazie”./comunicato
l'AlterBlog di Ruben Rotundo