Allarme scorie, Longo: “Mozione per la denuclearizzazione della Puglia”

“Tra turismo, agricoltura, artigianato e cultura da una parte, e rifiuti nucleari e ciminiere dall’altra, noi scegliamo senza dubbio i primi per un reale sviluppo di un territorio geomorfologicamente unico in Italia, caratterizzato da numerosi insediamenti storici e artistici”. Il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo, risponde con un secco no all’ipotesi della realizzazione di un impianto di compostaggio nel pressi della Masseria Jesce, in provincia di Matera e immediatamente a ridosso dei confini del Parco dell’Alta Murgia in provincia di Bari e all’ipotesi, mai definitivamente accantonata e tuttora presente nella mappa redatta da Sogin (la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) di creare depositi di scorie nucleari un’ampia area che oltre Matera, interesserebbe, tra gli altri, anche i Comuni di Gravina, Santeramo, Poggiorsini, Irsina e Spinazzola .
Longo fa appello a i “cittadini della Murgia, ai rappresentanti politici e funzionari tutti, affinché uniti ci si si adoperi, nel rispetto delle leggi, per rigettare questi progetti scellerati” e annuncia la presentazione in Consiglio regionale di una mozione per la dichiarazione di “area denuclearizzata” di tutto il territorio pugliese. “Nei prossimi giorni incontrerò i rappresentanti della Regione Basilicata, per valutare assieme ulteriori azioni, anche con il coinvolgimento dei parlamentari, affinché ci possa essere un confronto franco e leale con i Ministeri competenti, ma fermo restando il nostro no assoluto a qualsiasi forma di sfruttamento del territorio che non segua i binari della ecosostenibilità”./comunicato