Un impegno improntato all’onestà, prima o poi, diventa scomodo per chi delinque. Atti gravissimi che non vanno e non possono essere sottovalutati da nessuno. L’allarme era suonato già il 3 novembre scorso, quando all’ingegnere hanno incendiato l’auto. Non dobbiamo mettere la polvere sotto il tappeto, anzi la cittadinanza bitontina deve sapere. Deve sapere per poter stringersi ancor più intorno a chi opera nella legalità e contro ogni forma di arroganza criminale. Bitonto è con la legalità – conclude Damascelli – e con chi, come l’ingegnere comunale, esercita una funzione delicatissima nel massimo rispetto dei bisogni dei cittadini e della legge”. /comunicato
l'AlterBlog di Ruben Rotundo