DISABILI, GALANTE E CONCA (M5S): “L’ITER BUROCRATICO UMILIA I GENITORI”. PRESENTATA INTERROGAZIONE.

Numerosi cittadini pugliesi con figli minori, ma anche maggiorenni, affetti da sindrome di Down sono costretti a subire delle lungaggini burocratiche e inutili rinvii prima di vedersi riconosciute le indennità civili dei loro figli nonostante la legge abbia chiarito che è sufficiente a dimostrare l’invalidità la certificazione del cariotipo rilasciata anche dal medico di base.  I consiglieri regionali M5S hanno depositato una interrogazione in merito indirizzata al presidente della Regione e assessore alla Sanità Michele Emiliano: Intendiamo sapere quali iniziative la Regione possa intraprendere all’interno delle sue competenze, al fine di verificare il quadro complessivo di questa insopportabile situazione, sia per quanto riguarda gli effettivi tempi d’attesa derivanti dagli accertamenti amministrativi e sanitari previsti dalla procedura di riconoscimento dell’invalidità civile sia per quanto riguarda il rispetto delle procedure previste per legge nel caso di  persone affette da Sindrome di Down, che non richiede nessun ulteriore accertamento della Commissione dinanzi alla certificazione prodotta dai medici di base degli interessati, in cui sia attestata la situazione di gravità, connessa alla sindrome da cui è affetto il soggetto assistito e accertata mediante esibizione del suddetto “cariotipo”. Intendiamo inoltre conoscere – proseguono – quali provvedimenti intenda adottare per consentire ai cittadini disabili di ottenere la certificazione di invalidità richiesta in tempi ragionevoli senza dover subire ulteriori disagi considerato che, a parere degli interroganti, è doveroso ed urgente porre rimedio alle emerse inefficienze relative all’attività di accertamento sanitario per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, handicap e disabilità.“

Su tutto il territorio nazionale ma anche a livello regionale, sono infatti segnalate numerose inefficienze e lungaggini che gravano sul cittadino disabile, con particolare riferimento all’attività di accertamento sanitario da parte della commissione medica dell’ASL integrata dal medico dell’INPS.

“E’ assurdo – concludono Conca e Galante – che soggetti con disabilità conclamate non riescano ad ottenere, a distanza di tempo dalla domanda, alcuna prestazione”.