Authority portuale, Morgante: “Qualcuno ci spieghi cosa accade”

Di seguito, una nota di Luigi Morgante, consigliere regionale del Movimento Schittulli-Area Popolare.
“Non voglio entrare in una polemica tutta interna al Partito Democratico, sulla cui natura e relativi risvolti ognuno può trarre le conclusioni che ritiene. Ma sono invece interessato e concentrato sul presente e sul futuro del porto di Taranto, alla luce dei considerevoli investimenti e progetti avviati e promessi per l’ampliamento, la riqualificazione e il rilancio dell’area. In quest’ottica, l’annuncio di due Authority in Puglia – un’eccezione rispetto alla riorganizzazione complessiva su scala nazionale – fatto da un sindaco dopo una conversazione privata con un Ministro mi è sembrato francamente inopportuno, sul piano formale e istituzionale. Su quello sostanziale, se fossero confermate sia l’Authority a Taranto (sede designata per tutto il territorio regionale) che a Bari – visto che in mancanza dell’ufficialità siamo ancora sul piano delle ipotesi, anche se la notizia non è stata smentita -, vorrei che il Ministro argomentasse le ragioni di una scelta che può avere una doppia chiave di lettura. La prima, un riconoscimento della strategicità della Puglia e del suo sistema portuale nell’Adriatico meridionale, tale da meritare un significativo strappo. La seconda, quella che mi preoccupa e che non è assolutamente condivisibile, è l’ennesima conferma della volontà di centralità di un territorio rispetto a un altro, e più che a un’integrazione lascia immaginare una forzatura e una limitazione di prerogative e potenzialità. Taranto ha già avuto fin troppe penalizzazioni e mortificazioni, e depotenziare e ridimensionare il porto – nonostante ingenti investimenti – e della relativa area equivarrebbe a condannare a morte la città e la sua economia (nonostante slogan e proclami), già duramente provate dalla crisi dell’Ilva , dell’indotto e delle altre aziende presenti sul territorio.
Sarebbe quindi il caso, anche per evitare che la dialettica interna al partito di maggioranza in Regione e al Governo degeneri in rissa, di fare chiarezza e fugare ogni dubbio su quello che sta accadendo, spiegandolo a tutti i pugliesi – brindisini e manfredoniani compresi, per allargare la platea direttamente interessata – e non solo al sindaco Decaro”.