Borraccino: “Pari trattamento per i lavoratori delle società di riscossione dei tributi, una mozione di Sinistra Italiana”

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Una nota del consigliere Mino Borraccino, presidente della II Commissione

Sinistra Italiana presenta al Consiglio regionale della Puglia una mozione per la tutela dei  lavoratori delle società di riscossione dei tributi.

Proponiamo infatti di intraprendere iniziative istituzionali, anche con il coinvolgimento dei parlamentari pugliesi, che portino alle opportune modifiche legislative al Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193, per consentire  ai lavoratori dipendenti delle società concessionarie per la riscossione dei tributi locali (a cominciare dalla So.g.e.t.), di essere collocati presso il nuovo soggetto di diritto pubblico Agenzia delle Entrate – Riscossione, esattamente come accade per tutti i dipendenti di Equitalia.

Infatti col Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193 è stata disposta, a decorrere dal 1° luglio 2017, lo scioglimento di Equitalia e l’istituzione della Agenzia delle Entrate – Riscossione, ente pubblico economico deputato all’accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi.

Gli Enti Locali, per la riscossione delle proprie entrate, hanno la facoltà di avvalersi del nuovo soggetto pubblico che subentrerà ad Equitalia, senza la necessità di espletare procedure  pubbliche per l’affidamento del servizio.

Tutto il personale di Equitalia (anche quello a tempo determinato), pari a circa 7000 persone, è trasferito al nuovo ente, ma non vi sono tutele per i dipendenti delle società che hanno gestito, in moltissime realtà locali, il servizio di accertamento e riscossione.

Tutto ciò comporterà  pesantissime ricadute occupazionali, poiché a partire dal 1° luglio 2017 migliaia di lavoratori perderanno il loro posto di lavoro.

E’ in corso una grande mobilitazione nazionale  che vede in prima linea  i lavoratori della “So.g.e.t. SpA” (concessionaria, per la riscossione nella provincia  di Taranto, oltre che per le province di Chieti, Pescara e Teramo) i quali chiedono, in ragione delle competenze tecniche acquisite e delle funzioni specifiche svolte nel corso degli anni, tutele e garanzie per non perdere la loro occupazione, dopo anni di attività, spesso in condizioni difficili.

Occorre dunque intervenire urgentemente in favore di questi lavoratori, circa 200 solo in Puglia, perché  si sta operando, da parte dello Stato un’ ingiusta disparità di trattamento tra categorie di lavoratori assolutamente omogenee, professionalità elevatissime e assolutamente equiparabili a quelle dei colleghi di Equitalia. /com