Franco Cardini al Polo Liceale “G. Galilei” di Monopoli: a moderare l’incontro il prof. Paolo Testone

Un ospite di eccezione, l’illustre medievista Franco Cardini, ha incontrato, martedì 12 aprile, gli studenti del Polo liceale, parlando della recente escalation terroristica di matrice islamica e della complessa situazione geopolitica del Medioriente.

L’incontro, introdotto dal Dirigente Scolastico prof. Martino Cazzorla, è stato organizzato dal prof. Paolo Testone e da un team di studenti coordinati da Francesco Petrosillo (5A scientifico), Francesco Giancola (studente della facoltà di
Lettere proveniente dal liceo classico), Antonello Montalbò (5B scientifico).

Autore di studi, divenuti noti a livello mondiale, su temi quali le crociate, la stregoneria, la cavalleria, in cui ha messo a frutto la metodologia della cosiddetta nouvelle histoire, orientata a prendere in esame aspetti della vita
sociale e quotidiana considerati nella lunga durata, Cardini si è dedicato
recentemente a temi di stretta attualità riguardanti, in particolare, il
rapporto tra Occidente e Islam.

Partendo dalla considerazione che il mondo attuale è caratterizzato da quella che, con un’espressione usata dal Papa, grammaticalmente non corretta ma a suo modo efficace, si potrebbe definire come “inequità”, il professor Cardini ha indicato nelle gravi ingiustizie del mondo globalizzato e nella connessa crisi nichilistica dei fattori essenziali per la comprensione degli scenari inquietanti che incombono sul futuro del pianeta. In particolare, ha dedicato una trattazione analitica alla genesi dell’attuale Iraq, avvenuta a seguito della decomposizione dell’Impero Ottomano, in cui una serie di errori e superficialità delle potenze occidentali ha determinato un assetto instabile e pericoloso.

Quali prospettive per il futuro? Potrebbe essere intrapresa sino in fondo la strada del dialogo tra USA da una parte, Russia e Iran dall’altra, al fine di una pacifica composizione della fitna, ossia dello scontro tra sciiti e
sunniti; ma potrebbero anche prevalere i disegni di Stati – come l’Arabia
Saudita, il Qatar, la Turchia – più inclini a incoraggiare la stessa fitna, al fine di rivedere l’assetto del Vicino Oriente, con conseguenze che potrebbero essere veramente pericolose. Parola di storico.