“Ormai è’ stata definita “la guerra del grano”. Ci riferiamo alle pesanti manifestazioni indette dalla Coldiretti presso il porto di Bari con l’intento di controllare la qualità del grano che, in grandi quantità (si parla di un milione di tonnellate), viene importato dal Messico, dal Canada e da altri Paesi.
Quello che colpisce sono le elevate quantità e il prezzo del grano importato. Esso taglia drasticamente il prezzo di quello prodotto in Italia e soprattutto la sua qualità.
L’economia della Capitanata è sostanzialmente affidata alla produzione cerealicola e ai suoi pastifici, ora sono profondamente minacciati da qualità e quantità del grano importato.
Grande preoccupazione destano le analisi effettuate e le microtossine rilevate sul grano importato, in tutta la filiera. E’ evidente che quelle grandi quantità di grano, il suo basso prezzo (1/3 in meno), incide direttamente sulla produzione dei pastifici e dell’industria di settore.
Chiedo di conoscere dall’Assessore all’Agricoltura quali provvedimenti intende adottare per salvaguardare la produzione cerealicola e dei pastifici pugliesi, la qualità della loro produzione e dei loro prodotti, la tutela sanitaria dalle microtossine riscontrate in tutta la filiera”.