Politiche energetiche, Minervini: “Servono scelte serie e poco impattanti sul territorio”

“Due gasdotti nel raggio di 20 km in uno dei punti più belli della Puglia sarebbero una vera e propria assurdità. Il solo fatto che si prefiguri un’ipotesi del genere è la conseguenza dell’assenza di una chiara politica energetica a livello nazionale”.
Così in una nota il capogruppo di “Noi a Sinistra”, Guglielmo Minervini.
“Già durante la scorsa legislatura, avevamo, a conclusione del dibattito pubblico svolto sul territorio, invitato il governo nazionale a lavorare all’ipotesi di una convergenza tra i due progetti favorendo una soluzione unica, peraltro auspicata dai diversi ministeri.
La scelta meno impattante dal punto di vista ambientale e già autorizzata con il coinvolgimento attivo dei territori interessati era quella di Otranto.
Perché fu abbandonata nonostante fosse la più ragionevole e rapida?
Ci siamo invece ritrovati dinanzi alla pervicace insistenza, con una decisione imposta dall’alto, sull’approdo di San Foca, con tutto quello che ne è derivato in termini di proteste sulla scellerata decisione di voler sfregiare uno dei luoghi più incantevoli della Puglia.
La possibilità che se ne possa fare addirittura un altro, a distanza di 20 km, appare una beffa. Anche perché TAP veniva giustificato con la necessità di diversificare l’approvvigionamento energetico per svincolare il nostro Paese dalla Russia. Come si concilia tutto questo con il fatto che il nuovo gasdotto trasporrebbe proprio per il gas russo di Gazprom?
È tempo di mettere in campo una seria politica energetica, che non scarichi sulla Puglia incertezze e assenze o magari gli esiti di guerre commerciali per il controllo del mercato, ma che coinvolga attivamente le istituzioni locali e i territori interessati nelle scelte e nelle decisioni”. /com