Così in una nota il capogruppo di “Noi a Sinistra”, Guglielmo Minervini.
“Già durante la scorsa legislatura, avevamo, a conclusione del dibattito pubblico svolto sul territorio, invitato il governo nazionale a lavorare all’ipotesi di una convergenza tra i due progetti favorendo una soluzione unica, peraltro auspicata dai diversi ministeri.
La scelta meno impattante dal punto di vista ambientale e già autorizzata con il coinvolgimento attivo dei territori interessati era quella di Otranto.
Perché fu abbandonata nonostante fosse la più ragionevole e rapida?
Ci siamo invece ritrovati dinanzi alla pervicace insistenza, con una decisione imposta dall’alto, sull’approdo di San Foca, con tutto quello che ne è derivato in termini di proteste sulla scellerata decisione di voler sfregiare uno dei luoghi più incantevoli della Puglia.
È tempo di mettere in campo una seria politica energetica, che non scarichi sulla Puglia incertezze e assenze o magari gli esiti di guerre commerciali per il controllo del mercato, ma che coinvolga attivamente le istituzioni locali e i territori interessati nelle scelte e nelle decisioni”. /com
l'AlterBlog di Ruben Rotundo