“Il via libera ottenuto dal parlamento europeo, seppur condizionato, rappresenta un duro colpo per l’economia agroalimentare della Puglia. Chi canta vittoria vede mezzo pieno un bicchiere che, a mio parere, resta desolatamente vuoto. Dopo che nel 2015 in Italia sono aumentate del 481% le importazioni dell’olio di oliva della Tunisia, per un totale di oltre 90 milioni di chili, è un errore l’accesso temporaneo supplementare sul mercato dell’Unione di 35mila tonnellate di olio d’oliva tunisino a dazio zero per il 2016 e 2017. Certo ci sono gli emendamenti che in parte riaprono la partita con la possibilità nel negoziato con il Consiglio di introdurre garanzie per i nostri produttori. Ma non basta e dalla Puglia, la cui economia viene colpita e affondata dalle beffe dell’olio e del grano, continuiamo e continueremo a gridare il nostro no, di fronte ad un provvedimento fortemente ingiusto e in sfregio a qualsiasi regola dell’equa e corretta concorrenza”./comunicato
l'AlterBlog di Ruben Rotundo