Piano di riordino, Santorsola: “Obiettivo è organicità ed efficienza”

“La regione Puglia ha un nuovo piano ospedaliero. Non si tratta di un progetto definitivo perché quanto sino ad ora è stato fatto potrà e dovrà essere integrato o modificato sulla base dei suggerimenti provenienti dalle istituzioni, dalle associazioni di categoria e dai cittadini. Ridisegnare una rete di che offre 13mila posti letto e riuscire a non tagliarne nessuno ridistribuendoli tra cinque ospedali di secondo livello, undici di primo livello, dodici di base ed uno con le caratteristiche di ospedale di “area disagiata” non è certo un risultato di poco conto”. Così il consigliere regionale e assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, commenta l’approvazione in giunta del Piano.
“L’assistenza ospedaliera si arricchirà, inoltre, di quattro nuovi ospedali, la cui costruzione consentirà l’ulteriore e successivo accorpamento di alcuni stabilimenti nel mentre altre otto strutture acquisteranno una innovativa posizione strategica nella medicina riabilitativa e del post-acuzie integrandosi con le unità operative di day hospital e con gli ambulatori territoriali. Vorrei però – prosegue Santorsola – che ognuno si rendesse conto che far parte di una Giunta e guardare da questa posizione il riordino è diverso dal difendere singoli interessi più o meno legittimi e che, come assessore regionale, hai il dovere di esprimere un idea complessiva valida per tutta la comunità pugliese. Devo confessare che ci sono momenti in cui davvero il ruolo che mi è stato chiesto di ricoprire mi fa mancare l’aria: da una parte il peso del governo e dall’altra la forza della delle istanze provenienti dai territori, da una parte le regole dettate dal DM 70/2015 e dalla legge di stabilità del 2016, tutte da rispettare, dall’altra il sentire sulla mia pelle la rabbia di un paese che va sempre più verso lo smantellamento dello stato sociale”.
“Sono convinto – conclude l’Assessore – che il lavoro sinergico della giunta e della direzione di dipartimento ha permesso il raggiungimento di un buon risultato e da ora in poi ognuno di noi si renderà disponibile a spiegare come si svilupperà l’offerta in tema di sanità nelle singole province. Qualcuno dirà anche che si poteva fare meglio ma qualche volta bisogna accontentarsi specie quando si tratta di dare organicità ed efficienza ad una rete di sevizi che per anni è stata governata da interessi campanilistici e personalistici. La riorganizzazione nell’ambito della BAT ha cercato di conciliare, quanto più possibile, le aspettative dei cittadini ed è il frutto di un lavoro di squadra tra tutti i consiglieri del territorio che, indistintamente dallo schieramento politico, hanno provato a soddisfare le aspettative della comunità ed a tutelare un diritto di base come quello della salute”. /comunicato