PSR Puglia, Stea: “Tempi stretti per la piena operatività”

“Soddisfazione” per il lavoro svolto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia, e dai funzionari tecnici e amministrativi per il via libera, a novembre scorso, da parte di Bruxelles, del Piano di sviluppo rurale 2014-2020, che ha così permesso di recuperare i ritardi accumulati dalla precedente amministrazione regionale, “ma anche l’augurio che si possano abbattere i tempi della burocrazia per rendere al più presto, al massimo entro fine febbraio, completamente operativo il Psr”. E’ quanto afferma il consigliere regionale pugliese Gianni Stea (Ap-Ncd-Lista Schittulli).
“L’agricoltura pugliese – spiega Gianni Stea – è da anni alle prese con una lunga e inesorabile crisi dalle eventuali conseguenze che possono diventare devastanti. Per il comparto è giunto il momento del riscatto che deve ripartire da politiche ad hoc che siano chiare e soprattutto con il rispetto dei tempi previsti, a difesa delle aziende e dei livelli occupazionali.
La programmazione per il settore agricolo e forestale pugliese ha in sé una dotazione finanziaria di 1.64 miliardi di euro, in grado di generare investimenti di oltre 2,1 miliardi di euro. Le principali quattro misure in termini finanziari sono gli investimenti in immobilizzazioni materiali con 535 milioni di euro; i pagamenti agro-climatico-ambientali” con 233 milioni di euro; “agricoltura biologica” con 208 milioni di euro e “sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, con 170 milioni di euro. Oltre 2200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle aziende e circa 2000 giovani agricoltori riceveranno sostegno finanziario per avviare la propria attività.
Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli. E infine la Regione intende fornire servizi di formazioni per più di 8600 beneficiari e il 94,3 % della popolazione rurale sarà interessato da strategie di sviluppo. Adesso diventa indispensabile avviare senza ulteriori indugi questa operazione”. /comunicato