“Non è un reddito – ha commentato Marmo – perché non costituisce il corrispettivo di un lavoro anche minimo, ed è politicamente poco dignitoso perché si riduce ad un mero sussidio di povertà distribuito attraverso un apparato burocratico macchinoso e pasticciato. Il Red è un salto nel buio del Presidente Emiliano, al solo scopo di bruciare sul tempo il reddito di cittadinanza dei 5 Stelle e le misure del Governo Renzi già contenute nella Legge di Stabilità e nel Decreto Povertà “.
“Ma è stata un’iniziativa maldestra – ha proseguito Marmo – perché mentre noi indugiamo a discutere del Red, la Conferenza Unificata Governo Regioni in data 11 febbraio ha approvato all’unanimità il Progetto di Attivazione Sociale e Lavorativa. Ma c’è di più: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha già emanato le linee guida dell’intervento, cioè l’ambito nel quale tutte le Regioni dovranno muoversi, nel rispetto del disegno normativo del Governo, a cui è riservata la competenza esclusiva nella materia in questione”.
l'AlterBlog di Ruben Rotundo